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Tribunale Roma sez. XVII, 07/10/2021, n.15677 Responsabilità dell'istituto bancario per pagamento di titolo di credito a persona diversa dal legittimo beneficiario La responsabilità che incombe sulla banca nel caso di pagamento dell'assegno a persona diversa dal beneficiario è di tipo come contrattuale e non oggettiva, con l'onere a carico dell'istituto di credito di provare di aver agito con la diligenza professionale richiesta per l'attività espletata. In sostanza la banca negoziatrice è chiamata a rispondere del

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Si segnala un interessante pronuncia della Cassazione in ordine alla sorte dei crediti della società cancellata ( Cass. Civ. – Sez. I – 23 luglio 2021, n. 21241, sent. ) L'avvenuta cancellazione della società rende ormai i soci uniche parti del giudizio, sia in proprio, sia quali successori a titolo universale della società, verificandosi la successione dei soci nei crediti sociali, ivi compreso il diritto al risarcimento del danno ex art. 2476 c.c. laddove il credito

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La causa concreta della procedura di concordato preventivo, da intendersi come obiettivo specifico perseguito dal procedimento, non ha un contenuto fisso e predeterminabile, essendo dipendente dal tipo di proposta formulata, pur se inserita nel generale quadro di riferimento finalizzato al superamento della situazione di crisi dell’imprenditore e, nel contempo, all’assicurazione di un soddisfacimento, sia pur ipoteticamente modesto e parziale, dei

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In tema di fideiussione, la Suprema Corte consolida il principio di diritto secondo cui, quando il rapporto principale è ripartito in scadenze periodiche per il debitore, il dies a partire dal quale decorre il termine di decadenza per l’azione del creditore nei confronti del fideiussore fissato dall’art. 1957 c.c. - 6 mesi, ovvero 2 mesi nel caso in cui “il fideiussore ha espressamente limitato la sua fideiussione allo stesso termine dell’obbligazione principale” (art. 1957, commi

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Ad avviso del giudice amministrativo i  rapporti e/o legami societari configurano comunque una sorta di cointeressenza di fatto, peraltro neppure dichiarata in sede di gara, ed in ogni caso non diversamente risolvibile tra l'Ente appaltante e la società aggiudicataria se non con l'esclusione dalla gara, non potendosi escludere il rischio di distorsioni nell'azione amministrativa svolta e nell'esercizio della potestà discrezionale in concreto esercitata. Sul punto, come ricordato anche dalla sentenza sopra citata, la Corte di

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Anche l'accertamento della qualità di socio può essere demandato ad un collegio arbitrale se vi è una  clausola statutaria che rimette in arbitrato le controversie tra soci e società . Secondo il Tribunale di Catania una siffatta previsione deve essere interpretata secondo un criterio che ne estende la validità a tutte le controversie aventi la propria causa petendi nel contratto che contiene la clausola

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Con la sentenza numero 28819/2017 , la  Corte di cassazione ha confermato che se i versamenti effettuati dal correntista hanno avuto la sola funzione di ripristinare la provvista si può procedere  ad  adire il Tribunale per ottenere la declaratoria di nullità della capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati relativamente a un contratto di apertura di credito bancario regolato in conto corrente  nel termine prescrizionale di dieci

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Questo è quanto chiarito dalle Sezioni Unite che con l sentenza dello scorso 16.11.2017 hanno statuito  che l'atto di appello non necessità di forme sacramentali né , tantomeno, dell'indicazione del percorso alternativo a quello seguito dal primo giudice. "L' atto di appello è rimasto una revisio prioris instantiae: i giudici di secondo grado sono chiamati ad esercitare tutti i poteri tipici di un giudizio di merito, se del caso svolgendo la necessaria attività istruttoria, senza trasformare l'appello

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il 29 settembre 2017 il Tribunale di Milano ha chiarito che il diritto degli amministratori al compenso è disponibile e può anche essere derogato da una clausola dello statuto della società, che condizioni lo stesso ad apposita deliberazione assembleare, al conseguimento di utili, ovvero sancisca la gratuità dell’incarico. Pertanto, qualora lo statuto subordini il diritto al compenso ad apposita deliberazione assembleare ed una tale delibera non è stata assunta, l’amministratore non ha diritto al

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